Che silenzio
Che silenzio. Una poesia per chi non è stata ascoltata
Una poesia per chi è rimasta sola
Ci sono storie che non si vedono, che passano accanto a noi senza far rumore.
Storie di ragazze troppo giovani per affrontare da sole il peso di una maternità,
lasciate senza sostegno, senza una mano da stringere, senza nessuno che si
accorgesse del loro bisogno.
“Che silenzio” è dedicata a loro.
A quelle vite sospese, a quelle presenze dimenticate che hanno avuto
il coraggio di portare al mondo una nuova vita, ma non hanno avuto
la forza o la possibilità di restare.
Alcune di loro non ce l’hanno fatta.
E quel silenzio, il loro silenzio, continua a pesare.
In questa poesia ho cercato di dare forma a quel vuoto che resta:
quella sensazione di attesa che non si compie mai, la paura che
corre dentro le scelte difficili, il bisogno di amore che nessuno ha saputo o voluto accogliere.
Eppure, anche nel dolore più profondo, resta un seme di speranza.
A volte, basta poco per cambiare la traiettoria di una vita.
Un gesto, una voce, una canzone, qualcosa che riesca a interrompere il tempo fermo, a trasformare l’illusione in possibilità.
C’è anche una domanda che attraversa questa poesia, una domanda che non ha risposta certa:
si può dire di vivere davvero, se tutto ciò che ci circonda è assenza?
Ma forse c’è un modo di restare, anche dopo.
Forse si può continuare a vivere dentro qualcun altro, nella memoria, nell’amore che non ha avuto tempo, ma ha lasciato traccia.
Questa poesia è diventata anche una video poesia.
Un piccolo omaggio, un ricordo silenzioso ma profondo per tutte le ragazze madri che non hanno potuto continuare il loro cammino.
Alla fine del video compare una dedica semplice, perché il dolore non ha bisogno di molte parole:
in ricordo di tutte le ragazze madri che non ci sono più.
Se vuoi, potrai guardala al seguente link: https://www.poesieoggi.it/che-silenzio-2/
E se qualcosa ti tocca, portalo con te.
Perché anche solo ascoltare è un modo per prendersi cura.
✨ Possiamo andare lontano se mi porti con Te…